POTENTISSIME LE ELETTRICHE, DA 601 E 340 CV, BENZINA E DIESEL A 48 VOLT DA 208 E 197 CV
Arriverà dai concessionari il prossimo ottobre, la nuova Bmw serie 5, che avrà in gamma, oltre a due potentissime elettriche, anche benzina e, udite, udite: “Diesel”. Roba da far venire l’orticaria a qualche sindaco e personaggi politici vari. Per ora, c’è solo la versione berlina, decisamente cresciuta: 5.060 millimetri di lunghezza (+97 mm), 1.900 millimetri di larghezza (+32 mm) e 1.515 millimetri di altezza (+36 mm), con un passo di 2.995 millimetri (+ 20 mm) ed un bagagliaio da 490 litri per le elettriche e 520 per le termiche. L’estetica è inconfondibilmente quella di una “Bmw serie 5”, elegante e sportiva, con i doppi fari sul frontale e possibilità di adottare una cornice, che circonda il doppio rene e s’illumina, compaiono anche elementi a LED verticali, che fungono da indicatori di direzione e da luci diurne. Internamente, spicca il “Curved Display”, affogato in una “Interaction Bar”, retroilluminata, che si estende su tutta la larghezza del quadro strumenti fino ai pannelli delle portiere, composto da un “Information Display” da 12,3 pollici e da un “Control Display” da 14,9 pollici. C’è anche la versione “Veganza”, priva di prodotti di derivazione animale. Eccoci arrivati al dunque, ma prima di parlare di elettriche, vediamo le motorizzazioni, che faranno i numeri veri, tutte abbinate ad un nuovo cambio Steptronic Sport a 8 rapporti e tutte mild hybrid a 48 volt: 520i, benzina di 2.0 litri, quattro cilindri (consumo di carburante combinato: 6,4 – 5,7 l/100 km; emissioni di CO2: 144 – 130 g/km secondo WLTP), 208 CV e 310 Nm di coppia massima; 520d, disponibile con trazione posteriore o integrale xDrive, anche questo 2.0 litri, 4 cilindri, da 187 Cv e 400 Nm di coppia massima (consumo di carburante combinato: 6,0 – 5,5 l/100 km ed emissioni di CO2: 157 – 143 g/km secondo WLTP). Più avanti, arriveranno le plug-in. Le versioni più potenti e prestazionali, al momento, sono appannaggio delle elettriche: la i5 M60 xDrive, monta due unità sui due assi, per una potenza complessiva di 442 kW/601 CV e 820 Nm di coppia massima, disponibili quando si attiva l’M Sport Boost o la funzione M Launch Control, per uno 0-100 da 3,8 secondi e velocità massima è limitata a 230 km/h; la eDrive40 ha un solo motore posteriore ed ha a disposizione 250 kW/340 CV, con coppia massima di 430 Nm, per uno 0-100 da 6,0 secondi. La batteria, per entrambe, è da 81,2 kWh, alloggiata nel sottoscocca, supportata da aggiornatissimi sistemi di recupero adattivo e tecnologia a pompa di calore per riscaldamento e raffreddamento dell’abitacolo, della trasmissione e della batteria stessa. Secondo protocollo Wltp, parliamo di: 455 – 516 chilometri di autonomia, per la M60 e 477 – 582 chilometri, per la eDrive40. Il caricatore, di serie, arriva a 11 kW per l’alternata (quello da 22 kW è optional) e fino a205 kW in continua, nel qual caso, si fa dal 10 all’80% in circa 30 minuti. Non manca la funzione Plug & Charge, tramite la quale il veicolo è in grado di autenticarsi automaticamente. Per spiegare bene tutti i sistemi di assistenza alla guida ed infotainment, ci vorrebbe una tesi di laurea, basti pensare che: negli Stati Uniti, in Canada ed in Germania, c’è l’Highway Assistant, che regola la sterzata automaticamente sulle autostrade con corsie direzionali strutturalmente separate. Il sistema di visualizzazione e controllo iDrive si basa sul BMW Operating System 8.5. I prezzi vanno dai 66.800 euro della 520 benzina ai 100.200 della potentissima M60.